Da cosa viene influenzato il mercato e che ruolo assume l’innovazione digitale?
Leggi l’articolo di approfondimento di Graziano Gecchele, Digital Process Excellence Practice Manager, Bizmatica.
Siamo nel pieno della IV Rivoluzione Industriale, che sta portando oggi a una trasformazione profonda nel modo di fare business da parte delle diverse realtà operanti sui mercati e che coinvolge in modo trasversale tutti i settori e tutte le realtà produttive, sia imprese che incumbent, caratterizzate da alcuni megatrend che stanno fortemente condizionando sia l’ambiente che il mercato.
In primis la servitization, ossia il passaggio dal concetto di possesso a quello di utilizzo di un prodotto e servizio. Oggi il vero valore per il consumatore, trovando un acceleratore importante nella pandemia accorsa in questi ultimi anni, sta nel valore del servizio, nel senso di utilità e vantaggio che può fornire un prodotto/servizio più che nel possesso del bene in sé, come dimostra il successo delle piattaforme informatiche che gestiamo e che consentono di erogare i loro servizi ai nostri clienti senza averne l’asset.
Un ulteriore trend è rappresentato oggi dalla cloud transition che sta portando a una flessibilità nell’erogazione dei servizi, sia dal punto di vista del modello di servizio stesso – come ad esempio sui servizi offerti (SaaS) fino ad una esternalizzazione sicura e controllata che arriva a livello infrastrutturale (IaaS) – sia nel modello di deployment, che consente sia soluzioni più vicine a quelle ‘classiche’ – in Private Cloud (on premise del cliente) – che soluzioni più articolate come Community Cloud o Hybrid Cloud. Questa flessibilità d’utilizzo è accompagnata da un’importante rapidità di adattamento all’estensione o comunque alle oscillazioni del business e delle necessità operative correlate in termini di risorse. In questo contesto l’utilizzo del cloud consente di facilitare il controllo economico delle spese legate a tale variabilità di fruizione dei servizi e non più all’acquisto degli asset fisici che prevedono performance predefinite e modificabili con costi decisamente superiori e della loro relativa necessità di continuo mantenimento e sostituzione, legata al fisiologico invecchiamento.


Il terzo trend, è il tema della mass customization, ossia la tendenza a creare prodotti e servizi più facili da usare, più sicuri e soprattutto “tailor made” per l’utilizzatore finale e che si concretizza nella ricerca di soluzioni tecnologiche che tengano conto delle caratteristiche dello specifico mercato con un approccio innovativo e sartoriale di cui l’Italia è storicamente maestra.
Ed infine, altro trend con cui le aziende si devono necessariamente confrontare, nonché uno dei nostri key driver, è la crescente considerazione all’impatto green e al tema della circular economy nelle scelte strategiche dell’azienda, all’interno del quale si inseriscono tutti gli aspetti legati alla salute, all’ambiente e alla sostenibilità.
Questi trend rappresentano di fatto i principali driver della digital transformation; processo che sta trasformando il go to market delle aziende e tutti gli equilibri storicamente presenti sia in azienda che sull’offerta al mercato delle stesse e che rappresenta il cuore stesso della rivoluzione industriale in atto, nonché il fondamento della nostra mission come Bizmatica.
La Digital Transformation come trasformazione culturale
La locuzione digital transformation indica un insieme di cambiamenti prevalentemente tecnologici, culturali, organizzativi, sociali, creativi e manageriali, associati con le applicazioni di tecnologia digitale, in tutti gli aspetti della società umana. Ai giorni nostri le barriere non risiedono infatti nell’ambito tecnologico, in quanto sono presenti sul mercato una serie di soluzioni che mediante approcci diversi possono portare facilmente a benefici concreti e misurabili a costi sicuramente più contenuti rispetto al recente passato.
Dalla nostra esperienza vediamo come per una proficua transazione digitale si necessiti in primis della comprensione da parte degli stakeholder all’interno delle aziende dei vantaggi e delle possibilità che le nuove tecnologie abilitanti possono apportare a ciascuna ambito di business. Per cogliere la grande opportunità che la digital transformation abilita, si rende quindi necessario un primario e fondamentale salto culturale all’interno delle diverse realtà di business per poter applicare appieno i vantaggi che ogni tipo di investimento in questa direzione può apportare attraverso una chiara visione strategica direttiva e operativa.
Occorre cioè superare quelle barriere legate a una segmentazione interna dell’organizzazione legata a passate gestioni e che oggi deve essere capita e superata nell’ottica di una visione sistemica del business e di approccio evolutivo verso un sistema azienda più fluido sia al suo interno che come operatore di una rete globale.

Il ruolo dell’innovazione digitale
L’innovazione non è quindi comprare tecnologie, ma è una leva di miglioramento qualitativo del sistema azienda, che consente un evasione più efficiente ed efficace delle sue attività e dei suoi processi, come risultato di più fattori dati dall’interconnessione tra uomo, sistemi e servizi.
Ciò si fonda nell’approccio corretto alla realizzazione di sistemi che permettano l’automatizzazione, il controllo e la corretta veicolazione e condivisione del parco informativo aziendale, come supporto alla reale operatività di valore per ciascun individuo operante all’interno di una rete interconnessa di persone che svolgono attività quotidiane e come integrazione estesa e ottimizzazione delle diverse catene di valore oggi esistenti nei processi sia all’interno che esterno (nell’ottica di supply chain) alle specifiche società.
Per riuscirci e investire al meglio le proprie energie, il proprio tempo e le risorse è necessario quindi puntare sul coinvolgimento delle persone, sulla conoscenza distribuita sul campo, sull’orientamento strutturato ai processi, senza dimenticare l’attenzione preliminare all’analisi del parco informativo e dei dati aziendali, che molte volte le aziende sottovalutano o a cui non dedicano le giuste attenzioni e, ultima ma non meno importante, su una chiave di lettura del proprio business, anche al di fuori della modalità B2C, mediante una visione customer-centric.

L’esperienza Bizmatica
Grazie all’esperienza storica e al continuo scouting tecnologico da parte dei diversi team aziendali – tenendo presente che Bizmatica ha rappresentato storicamente, più di vent’anni fa, uno dei principali incubatori di start up italiano quando ancora non era stato declinato questo termine – Bizmatica è in grado di rispondere direttamente alle necessità di trasformazione e innovazione richieste dal mercato, con un’offerta dedicata sia sotto l’aspetto della consulenza funzionale e tecnologica (grazie all’ampio spettro di tecnologie disponibili, per le quali offre risorse specializzate e certificate) che sotto una gestione dei progetti secondo adeguati modelli sia di governance che di DevOps, sino al leasing operativo come supporto ai progetti di miglioramento e trasformazione dei propri clienti.
La practice Digital Process Excellence in particolare ha come obiettivo di incrementare la competitività delle imprese, agendo sull’ottimizzazione e trasformazione dei processi sia interni che esposti sul mercato attraverso la scelta di tecnologie innovative e abilitanti per specifici ambiti di applicazione in grado di garantire efficienza, una migliore operatività e la corretta esperienza d’uso da parte degli utenti.
In questa area Bizmatica si propone di cavalcare i principali trend di innovazione – tra cui il ricorso all’iperautomazione, all’ Artificial Intelligence, al Cloud Computing, alla Machine Learning e a soluzioni di RPA – non solo in termini di evoluzione tecnologica abilitante a nuovi modelli per efficientare i processi di business, ma soprattutto secondo un approccio sistemico-relazionale, intendendo una modalità implementativa orientata all’impatto dell’innovazione sulla globalità dell’azienda.
Per queste ragioni un ruolo centrale per il successo dei progetti sono le persone con le loro idee, le loro conoscenze e competenze che si sviluppano anche grazie ad un confronto continuo e aperto nell’ottica di una azienda fluida. Su questo Bizmatica crede ogni giorno e pone attenzione, mediante un processo di investimento continuo nella crescita e aumento delle competenze sia hard che soft, con spazi e momenti dedicati al confronto, attraverso Accademy ad hoc sia interne, legate alle diverse tecnologie utilizzate, sia in collaborazione con partner esterni.


Biografia Graziano Gecchele – Practice Manager Bizmatica
Laureato in ingegneria gestionale all’Università degli Studi di Padova, seguito da MBA e successivo Master in Trasformazione Digitale presso il MIP di Milano, Graziano Gecchele, è oggi il responsabile della Practice Digital Process Excellence di Bizmatica, volta alla ricerca continua sul mercato e successiva implementazione di tecnologie e metodologie innovative su cui far leva per supportare la trasformazione digitale in atto nell’ambito dell’ottimizzazione e trasformazione dei processi.